Ciclo itinerario Bologna – Vignola – Modena – impressioni

Ndr: molte delle immagini che vi abbiamo proposto a suo tempo purtroppo non sono più visibile a causa del terremoto del 2012 che ha distrutto in buona parte il patrimonio che abbiamo avuto la fortuna di vedere con i nostri occhi. Lasciamo comunque il nostro articolo a testimonianza di come erano questi splendidi luoghi.

Quando partiamo per provare un nuovo itinerario, siamo sempre carichi di aspettative. La maggior parte delle volte i percorsi che facciamo, i luoghi che visitiamo, ci soddisfano pienamente. A volte, però, ci troviamo di fronte a delle realtà che sono diverse da quelle che ci aspettavamo e che, proprio per questo, ci lasciano letteralmente a bocca aperta.

E’ quello che ci è accaduto durante questo itinerario. Sapevamo, prima di partire, che il territorio che era appartenuto al Ducato Estense, ci avrebbe offerto non poche sorprese; è anche per questo che abbiamo deciso di partire da Bologna alla ricerca di testimonianze preziose. La strada verso Spilamberto (dove la visione della splendida Rocca Rangoni lascia incantati) è un susseguirsi di frutteti; campi coltivati ad erba medica e vigneti. I rami dei peri sono talmente carichi di frutta da sfidare la forza di gravità, gli unici rumori che si sentono, sono quelli dei lavoranti che raccolgono la frutta o che vendemmiano. E’ impossibile non fermarsi ad assaggiare un frutto succoso (la generosità della gente del posto è da sottolineare, tanto da dover dire no all’ennesima offerta) è impossibile non restare stupiti dalla quiete che regna da queste parti dove i paesaggi sembrano dipinti con l’acquerello.

Da Spilamerto a Vignola il paesaggio cambia completamente; quello che invece non cambia è lo stupore che ci accompagna: ci troviamo a percorrere un pista ciclabile bellissima e scopriamo che quello che stiamo “calpestando” è il tracciato della vecchia ferrovia Modena-Vignola. Strada facendo ci spiace l’idea di essere nel mese di settembre: Vignola è la capitale della ciliegia e visitarla “fuori stagione” può sembrare inutile.

Mai idea fu più sbagliata! La Rocca di Vignola si staglia davanti a noi riportandoci con un balzo indietro nel tempo, ci chiediamo perché le ciliegie siano più conosciute della storia medioevale e ci sentiamo veramente sazi dopo averla visitata e fotografata. Riprendere la strada verso Modena non è facile; pensiamo di aver già visto tutto e di dover solo terminare il nostro tragitto.

Il tracciato dell’ex ferrovia invece (che arriva proprio sino a Modena) non solo ci regala  il piacere di vedere come ci sia chi decide di sfruttare una ferrovia dismessa per creare un pista ciclabile, ma ci permette anche di costeggiare paesi tranquilli, di incontrare ciclo amatori di ogni età, podisti accaldati ma anche genitori che portano a passeggio i propri bimbi lungo un percorso lontano da ogni pericolo.

Un itinerario quindi alla portata di tutti che può essere affrontato per intero o “gustato” a piccoli pezzi anche dai ciclisti meno esperti.

Per chi volesse fare più di una tappa attraverso il territorio dell’Emilia Romagna, questo itinerario può essere abbinato a quello che va da Modena a Ferrara, creando così una  piccola ciclo vacanza.

 

One Comment

Add a Comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *