In bicicletta da Mestre ai Laghetti di Martellago – impressioni

La nostra presunzione in questo tragitto ha toccato livelli molto alti.

Siamo partiti infatti con l’intenzione di impostare un itinerario che potesse andare bene ad un abitante di Mestre che volesse, in mezza giornata, spostarsi dalla città ed immergersi completamente in un ambiente naturale, incontaminato, senza l’angoscia di correre con le macchine che lo sfiorano. Insomma qualcosa di molto allettante per una famiglia o anche per chi cerca un pò di tranquillità.

Non so se ci siamo riusciti, certo è che quando l’abbiamo provato ne siamo rimasti veramente entusiasti.

Alcuni di noi che hanno superato i 50 hanno ritrovato ambienti incontaminati che si erano dimenticati: le cave. Una volta potevi trovare le cave di argilla in ogni paese della nostra zona e in ogni paese si sviluppava attorno a loro un bosco, un parco giochi alla buona, una riserva di pesca per tutti i ragazzi: dai più piccoli ai morosi che cercavano un po’ di intimità.

Poi con gli anni 70 quasi tutte sono state riempite con ogni tipo di rifiuto, salvo casi eccezionali come queste e quelle di Noale.

Forse anche questo ci ha entusiasmato, allo stesso tempo siamo rimasti quasi sopresi che gran parte del percorso sia su pista ciclabile.

Vi sconsigliamo questa gita con il brutto tempo o dopo piogge abbondanti, vi ricordiamo, qualora ce ne fosse bisogno, che posti come questi, così rari, non sono proprio il massimo della tranquillità nei giorni di festa o nelle domeniche d’estate.

Buona passeggiata