Dalle ciclabili del Chiampo e del Guà, ai castelli di Giulietta e Romeo di Montecchio Maggiore – impressioni

 

La fantasia, si sa,  aiuta a non invecchiare e ti tiene in costante collegamento con quel bambino che sei stato e che rimane, nonostante gli anni, dentro di te. E’ stata proprio questa facoltà della mente che ci ha aiutato a superare le difficoltà che si sono presentate in qualche salita non troppo facile di questo itinerario. Anche noi eravamo  convinti di stare veramente salendo verso i castelli dei Montecchi e dei Capuleti, immaginando amori e tragedie,  immergendoci in questa romantica storia e dimenticando che si tratta solamente  di un racconto completamente inventato (o meglio, frutto di una fervida fantasia)

Il nostro bambino si è ritrovato  anche lungo  gli argini del Guà;  nelle grida dei ragazzi che facevano  il bagno nel fiume come lo si faceva molto tempo fa quando l’acqua non era inquinata come lo è ormai, purtroppo,  nella maggior parte dei fiumi della Pianura Padana.

Un percorso particolare insomma, dove il tema predominante è veramente la fantasia e dove ai castelli si aggiungono le piste ciclabili dei fiumi Chiampo e Guà che sono davvero suggestive e ben tenute.

Come dicevamo all’inizio però ci sono delle salite piuttosto  impegnative (proprio per arrivare ai castelli di Montecchio Maggiore)  e quindi  non consigliamo questo percorso a chi non abbia un buon allenamento.

Buona passeggiata a tutti