In bici su piste ciclabili da Brescia al lago d’Iseo, passando per la riserva naturale “Torbiere del Sebino” – impressioni
|Ogni volta che partiamo per provare un nuovo itinerario inizia, per noi, una nuova avventura. Un conto è sapere qual è il percorso che si vuole proporre, un altro è provarlo personalmente e cercare di capire quali saranno le emozioni che, percorrendolo, si possono vivere. Arrivare in bicicletta al Lago di Iseo, partendo da una città bella come Brescia, ci sembrava davvero una buona proposta ma, sinceramente, non ci aspettavamo che il percorso fosse così ricco e vario. Noi abbiamo deciso di dedicare del tempo alla visita di Brescia al ritorno perché volevamo gustarla con calma, senza il timore di non poterlo fare al meglio. Bisogna dire subito che ne è valsa la pena: Piazza della Loggia, così minuta di fronte alla maestosità del Palazzo omonimo, quasi uno scrigno che racchiude bellezza, vale da sola “il prezzo del biglietto” (anche se non è davvero possibile attraversarla senza tornare con la mente a quel 28 maggio del 1974 quando una bomba nascosta in un cestino uccise 8 persone e ne ferì più di 100). Appena fuori dalla città ci si rende conto di essere nella zona del Franciacorta; vigneti, vigneti e vigneti a ricoprire un paesaggio che non è del tutto pianeggiante. E poi, a stupirci come spesso accade, l’incontro con una vecchia abbazia, con un castello, con un altro maniero. Pezzi di storia per i quali sembra che il tempo non sia passato. Un cenno particolare meritano le Torbiere del Sebino, un’oasi protetta che meriterebbe una visita accurata (non lo si può però fare in bicicletta) ma che comunque si riesce a capire e a gustare anche grazie alla bella pista ciclabile che in parte la attraversa. L’arrivo al Lago di Iseo regala un momento di grande soddisfazione, soprattutto in un periodo in cui non c’è ancora la ressa dei turisti e quindi si ha la possibilità di gustarlo in silenzio. Per essere completamente sinceri bisogna dire che il percorso non è propriamente pianeggiante; il tracciato si snoda su di un falso piano che, pur non avendo pendenze proibitive, è un continuo saliscendi che mette alla prova i ciclisti. Il nostro suggerimento è di farlo con biciclette dotate di cambio e ammortizzatori e con un po’ di allenamento alle spalle.
Buona Passeggiata.