Londra – Parigi – impressioni

Descrivere questa vacanza in bicicletta a pochi giorni dalla sua conclusione, solamente sull’onda dell’entusiasmo che è ancora vivo in noi, sarebbe facilissimo e basterebbe una sola parola: stupenda. Come abbiamo sempre cercato di fare , però, anche stavolta ci sentiamo in dovere  di essere un po’ più esaustivi descrivendone, come possibile,   alcuni tratti salienti che a volte sono stati positivi,  a volte negativi.

Non volendo assolutamente rinnegare i molti stupendi monumenti che abbiamo visto, ci spiace purtroppo sottolineare che delle due grandi città che sono state il nostro punto di  partenza e la meta d’ arrivo la cosa che ci ha colpito di più è stato il traffico: caotico, esagerato, asfissiante per lo smog prodotto. Purtroppo  il detto “mal comune mezzo gaudio” non serve a far tornare il buon umore e bisogna invece rendersi conto che le abitudini nelle grandi città sono sempre le stesse: automobili in ogni dove, parcheggi in doppia fila (soprattutto sulle piste ciclabili) insomma c’è da stare molto attenti anche se si pedala percorrendo proprio le piste ciclabili perchè molte volte, come a Parigi, sono le stesse corsie che adoperano i taxi o i bus. Stendiamo poi un pietoso velo sulla guida degli Inglesi che a nostro avviso sembrano convinti di essere sempre in pista sia che stiano conducendo una utilitaria, una fuoriserie o un camion.

Altro punto dolente che ci sembra giusto citare sono quelle strade che nella carta (o gpx) sono catalogate nella categoria “ibride”; considerate  cioè come strade a basso traffico ma percorribili con la bici, strade da percorrere per congiungere  un pista ciclabile ad un’altra: la triste realtà è che sei costretto a pedalare  in  tutta fretta con la speranza di uscirne vivo.

Vista così sembrerebbe proprio un’impresa ardua ma la verità è che appena si è fuori da questi tratti e da queste città ci si ritrova in una favola. Paesaggi e luoghi stupendi a cui non siamo abituati, la cui descrizione, a parole, risulta difficile  e di cui cercheremo di dare una piccolissima idea  attraverso le foto che abbiamo scattato anche se le immagini  non potranno  certo  dare un’idea precisa un po’ perchè  non restituiscono fedelmente i colori (nè, soprattutto,  le sensazioni e gli odori) un po’ perché se qualche volta piove (come è accaduto) si è costretti a rinunciare alla macchina fotografica  mettendola di corsa  via ben protetta. Proprio per questo motivo il resoconto fotografico non è proprio completo come avremmo voluto che fosse.

Per finire vogliamo ricordare le due perle di questo tragitto:  la Cockoo Trail  e la Rue Verte, due stupende piste ciclabili ricavate sul percorso di vecchie ferrovie dismesse che ci hanno accompagnato per molti chilometri. Bellissime come sono bellissimi  i paesaggi che si possono ammirare. Una cosa che non potremo certo dimenticare  è che in questi 400 km la strada pianeggiante   è una vera e propria illusione; niente a che vedere con la nostra, a questo punto cara, Pianura Padana.

Consigliamo a coloro che volessero cimentarsi in questo splendido itinerario di portare con sè tutto l’occorrente in caso di  pioggia e date le distanze, a volte, tra un paese e l’altro, anche una buon scorta di acqua.

Questa volta più che buona passeggiata ci sentiamo di augurarvi un’ottima avventura, come lo è stata per noi.