Vienna – Bratislava – Budapest: 6° Tappa – impressioni
|Il tour operator al quale ci siamo affidati, propone vari modi per arrivare a Budapest nell’ultima tappa di questo meraviglioso viaggio. Noi abbiamo scelto il più complicato e faticoso: arrivarci in bicicletta, aggiungendo così altri 25 Km ai molti già pedalati. La fatica però è stata, come sempre, ampiamente ripagata.
Tranne che per un tratto, verso Pilismarot, dove si è obbligati a percorrere un pezzo di una strada infernale, per il resto le piste ciclabili sono praticabili e portano direttamente a Budapest, ci vuole solo un po’ di concentrazione in più del solito.
Arrivare in una delle più bella città dell’Europa in bicicletta è una soddisfazione unica; se poi fate come noi e ci arrivate attraversando l’isola di Margitsziget, allora diventa anche impagabile. Attenzione ai ciclisti di Budapest, nelle piste corrono come degli indemoniati e quindi si deve fare molta attenzione quando ci si ferma o quando si cambia direzione. I ciclisti in città sono molti proprio perché le piste ciclabili collegano ogni luogo della città.
Un’altra emozione, che vale la pena di provare, è quella di arrivare pedalando fino all’imponente statua della Libertà in cima alla Cittadella: una sudata memorabile che però vale la pena di fare. Da questa parte della città, la vista meravigliosa sulla pianura ungherese e sulle montagne aveva stregato già i Romani che vi si erano insediati oltre 2.000 anni fa e vi assicuriamo che continua ad accelerare anche oggi il battito cardiaco di chi, come noi, ne è fortunato spettatore.
La nostra avventura si conclude qui; sono state giornate faticose, sotto la pioggia e sotto il sole; abbiamo macinato molti chilometri ma quello che abbiamo visto, quello che abbiamo vissuto, ci ha ripagato in pieno di ogni fatica.
Come sempre, la scelta della bicicletta si è rivelata perfetta per godere appieno di questi posti incantevoli.