In bicicletta tra le spiagge di Bibione a Lignano Sabbiadoro: da vedere

BIBIONE

Il paese di Bibione (che fa parte del territorio comunale di San Michele al Tagliamento) è praticamente un’isola; è infatti circondato dall’acqua: ad est dal fiume Tagliamento,  ad ovest dalla Litoranea Veneta, a nord dal Canale Lugugnana e a sud dal Mare Adriatico. Il paese è area turistica dal 1956 ed in 50 anni ha avuto un notevole sviluppo. La sua storia inizia con l’Impero romano (sembra che  vi fossero insediamenti anche in questa parte della pianura); attorno all’anno mille, con lo sviluppo del cristianesimo, i territori passarono in mano ai vescovi sino a quando le acque della laguna non diventarono proprietà della Serenissima. Per la zona quelli furono anni bui perché queste terre non vissero gli avvenimenti che coinvolsero gran parte del Veneto; vissero quindi anni di degrado e di abbandono  sino all’annessione al Regno d’Italia (1866). Da questo momento in poi incominciò un’opera di bonifica per risanare tutto il litorale. Questo portò naturalmente allo sviluppo; iniziarono ad essere costruite strade e case, gli alberi furono abbattuti e la sabbia cominciò a prendere il posto della fanghiglia. Un lavoro lungo che terminò verso gli anni 50 del secolo scorso. Il toponimo sembra sia di origine romana, il luogo era chiamato “Insulae Bibioni” cioè delle isole legate alla terraferma solo da un cordone. Il nome Bibione viene dato alla cittadina nel 1960 ed in contemporanea la zona viene dichiarata “area balneare”.

 

LIGNANO

E’ il comune più a sud della Provincia di Udine ed è una cittadina molto giovane. Agli inizi del ‘900 infatti Lignano non era altro che una lingua piena di sterpaglie che ricoprivano completamente la sabbia. La zona era quasi completamente disabitata e le pochissime case di contadini si trovavano tutte all’interno, vicino al Tagliamento. Sembra che la storia di questo luogo abbia avuto inizio nel 1903 quando uno sparuto gruppo di giornalisti di Udine con le relative consorti ed alcuni amministratori decisero di fondare qui un piccolo stabilimento balneare (che altro non era se non una piccola costruzione in legno). E’ da questo che  tutto iniziò a svilupparsi; venne costruita una prima strada, poi una seconda e, lungo queste due arterie, iniziarono a nascere i primi alberghi e le prime residenze. Naturalmente la guerra non aiutò lo sviluppo turistico del luogo ma la cittadina sopravvisse ugualmente grazie al distaccamento delle truppe dell’esercito italiano sino a quando, nel novembre del 1917, gli austriaci distrussero completamento lo stabilimento balneare. Alla fine della guerra quindi si dovette iniziare tutto da capo. Negli anni venti e trenta furono fatte notevoli opere di bonifica e la cittadina crebbe nuovamente; furono costruite la chiesa, la darsena, la colonia marina, la pavimentazione sul lungomare. Alla fine degli anni Trenta Lignano era diventata a tutti gli effetti una località balneare. Nel 1959 Lignano diventò comune autonomo staccandosi dall’Amministrazione di Latisana.

 

LAGUNA DI MARANO

E’ una laguna che si estende dalla foce del Tagliamento e Porto Buso (che la divide da quella che viene invece chiamata la Laguna di Grado); è un’area ricca di flora e fauna ed ha un particolare valore naturalistico. E’ protetta dal mare da alcune piccole isole ed è caratterizzata dalla presenza dei “Casoni” che erano degli insediamenti di pescatori costruiti con legno e canne, tipici dell’Alto Adriatico, e dei quali rimangono pochi esemplari.

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