Noale – Bronzola – Massanzago – Noale: in bicicletta sulle strade del graticolato romano, gli argini del fiume Tergola e Muson dei Sassi (settembre 2010 – km 36 ca)
|Noale – Bronzola – Massanzago – Noale:
sulle strade del graticolato romano, gli argini del fiume Tergola e Muson dei Sassi
AUTO:
NOALE : è possibile parcheggiare sul piazzale di Via Tiziano Vecellio, vicino al centro (difficoltoso il giovedì giorno di mercato).
BICI:
Da Via Tiziano Vecellio dirigersi verso sud, all’incrocio con Via Cerva attraversare diritto in Via Gramsci. Continuare sempre diritti in Via A. Moro, Via Einaudi fino a Via Fornace dove si gira a destra. Continuare fino alla fine poi girare a sinistra in Via P.F. Calvi poi girare a destra in Via Briana centro e poi a sinistra seguendo la strada e attraversando il centro di Briana. Girare a destra in Via santa Caterina fino alla fine del rettilineo, poi girare a sinistra e attraversare piccolo ponte sul fiume Muson Vecio nei pressi dell’antichissimo Mulino di Mazzacavallo . Dopo il mulino girare a destra verso Zeminiana in Via Stradona (subito sulla destra si può notare la Villa Bonomi Franceschetto della fine del ‘600 formata dalla Villa, due barchesse e cappella), fino al paese. Di fronte albergo ristorante, girare a sinistra su Via Sant’Angelo. |
05,400 |
Continuare sempre diritti, oltrepassare diritti la rotonda di Sant’Angelo fino ad incontrare sulla destra Via Caffarello. Girare a destra e alla seconda strada girare a sinistra in Via Cornara fino all’incrocio son Via Salgari e girare a destra su Via Salgari. |
10,300 |
Siamo sulle strade del famoso “graticolato romano” : la centuriazione del territorio di Padova è l’organizzazione agraria, attuata nel corso del I secolo a.C., del territorio del Patavium, l’odierna Padova. Il terreno veniva diviso in centurie, quadrati di circa 710 metri di lato, da ripartire in poderi destinati ai coloni, spesso legionari in congedo. |
|
Percorrere Via Salgari e continuare sempre diritti, attraversando diversi incroci, fino a che non termina la strada nei pressi del paese di Mussolini. Girare a destra, poi a sinistra, passare il centro di Mussolini e nei pressi di un bel capitello, girare a sinistra e poi a destra in Via Andrea Giacinto Longhin e andare sempre dritti fino al Paese di Bronzola. |
15,600 |
Nei pressi della Chiesa Parrocchiale di Bronzola, girare a sinistra, attraversare la rotonda sempre dritti, attraversare il fiume Tergola e girare a destra in Via Panigale e subito a destra nel bel parco della Chiesetta di Panigale, attrezzato con panchine, dove si può fare una breve sosta. |
16,500 |
Chiesetta campestre di Santa Maria a Panigale (o Panigalle o Campanigalli) a Bronzola: c hiesetta di origine antichissima, secondo alcune fonti la più antica della provincia, risale probabilmente al IX secolo. Forse di origine longobarda, come la parrocchiale di Bronzola (che abbiamo incontrato poco prima al centro di Bronzola). |
|
Continuare attraversando il piccolo ponticello e seguire gli argini del fiume Tergola verso ovest. Al primo ponte attraversare e seguire su argine destro (secondo il senso di marcia) fino ad altro ponte quando si attraversa nuovamente per seguire l’argine sinistro (sempre secondo il senso di marcia). All’incrocio con il fiume Muson dei Sassi . |
18,800 |
Girare a destra e seguire l’argine destro (secondo il senso di marcia) del Muson verso nord. Oltrepassare diritti il primo ponte senza attraversare il fiume e al ponte successivo scendere l’argine girando a destra su Via Mario Visentin. |
21,500 |
Continuare sempre dritti (siamo ancora nel graticolato romano) su Via Pelosa fino ad incontrare Via Muson sulla sinistra. Girare a sinistra su Via Muson e poi girare a sinistra su Via Favariego e subito a destra dove si incontra il mulino Baglioni di Massanzago. La Villa Pegolotto Baglioni, risulta da documenti, presente a Massanzago nel 1617 di proprietà di Zuane Piero Pegolotto. Acquistata nel 1718 da Giovanni Battista Baglioni, la cui famiglia di origine lombarda, era ascritta alla nobiltà veneziana nel 1716, ne resterà proprietaria fino al 1911. Gli interni del primo piano vengono affrescati da Gianbattista Tiepolo, mentre quelli del piano terra da Antonio Zucchi, probabilmente in occasione del matrimonio di Paolo Baglioni con Elena Diedo. Notevoli erano i giardini, completamente distrutti e di cui rimangono solamente i due portali, detti i pilastroni. Recentemente è stata avviata una fase di ricostruzione. |
29,500 |
Tornare poi su Via Pilastroni davanti all’ingresso dei Giardini e seguire verso sud, su stradina di campagna su Via Muson Vecio e poi girare a destra su Via Fracalanza e continuare diritti su Via Padovane fino alla fine. |
37,000 |