Anello Fluviale di Padova: impressioni
|Anche questa volta abbiamo deciso di percorrere un itinerario già molto conosciuto e pubblicizzato; lo abbiamo fatto, come in altre occasioni, per vedere coi nostri occhi e provare con le nostre gambe cose già raccontate e descritte da altri.
La cosa più suggestiva di questo percorso è, senza dubbio, il fatto che si stia “circumnavigando” la città di Padova; in alcuni punti la realtà urbana sembra talmente distante da parere davvero impossibile il fatto di essere solo a pochi chilometri dal centro. I ciclo appasionati, per tutto il tragitto, sono accompagnati dallo scorrere dell’acqua dei fiumi: Brenta, Piovego, Scaricatore, Bacchiglione e Brentella che regalano agli occhi di chi pedala degli angoli suggestivi e degli scorci che si possono definire “pittoreschi”.
Dopo pochi chilometri dalla partenza (da Ponte di Brenta) si ha la sorpresa di trovare sulla destra Villa Giovanelli, una bella villa di proprietà del clero purtroppo al momento chiusa ma, a livello architettonico, la sorpresa in assoluto più bella la si ha a Vigodarzere, quando imboccando uno splendido viale alberato (sulla sinistra rispetto al senso di marcia) ci si trova di fronte ad una stupenda Certosa (XVI secolo). Viene spontaneo domandarsi come un edificio così imponente e di tanta bellezza possa esser lasciato abbandonato, come lo si possa “dimenticare” senza un restauro, un intervento …… Ma abbiamo purtroppo già avuto modo di dire che alcune espressioni della stupidità umana sono per noi incomprensibili.
Purtroppo però questo tragitto una pecca ce l’ha: gli argini che si percorrono sono, in molti punti, poco curati e logicamente meno frequentati; a volte l’usura del terreno, dovuto al passaggio delle bici, diventa un solco non più largo di 30, 40 cm tanto da richiedere molta attenzione. Non può essere considerato quindi un itinerario semplice e non ci sentiamo di poterlo consigliare a famiglie o a neofiti.
Inoltre, se lo si percorre in un giorno festivo, i tratti più facili sono talmente frequentati da richiedere ugualmente molta attenzione.