In giro in bicicletta alla ricerca dei castelli delle colline di Conegliano, toccando i castelli di Susegana, Collalto, Cison di Valmarino, Serravalle e Conegliano – impressioni

Molto spesso noi cicloturisti soffriamo di una forte presbiopia; siamo convinti che, per vedere qualcosa, sia necessario guardare lontano…… Certo, è un po’ retorico come prologo, ma è vero che se sentiamo parlare di un “giro” tra i castelli, la prima cosa che ci salta alla mente è il fatto di dover andare fino in Francia o in Baviera o quanto meno al di là del confine con la Svizzera.

L’itinerario che vi proponiamo, invece, è molto vicino a chi vi scrive e permette di vedere ( e volendo di visitare) più di un castello o di un’abbazia.

L’itinerario proposto è “ad anello”, quindi è possibile iniziarlo (e naturalmente terminarlo) da qualsiasi punto; il nostro consiglio è di cominciare a pedalare da Conegliano in maniera di arrivare alla prima salita, a Susegana, già con qualche chilometro sulle gambe.

E a Susegana già si staglia davanti a noi il primo castello: il Castello di San Salvatore.

Bellissimo, ancora abitato e tenuto in maniera egregia, circondato da vigneti, riporta la memoria a tempi lontani, a racconti di dame e cavalieri, a sogni di bambine …..

Difficile togliersi dagli occhi la sua imponenza e l’opulenza che ancora trasuda dalle sue mura ma, dopo pochi chilometri, lo sguardo è di nuovo chiamato verso l’alto.

Quando si passa sotto a Castel Brando ci si rende immediatamente conto che si sta osservando un edificio di epoca più recente; certo non ha moltissimo del suo stato originale ma fa ugualmente soggezione al ciclista che si sente piccolo piccolo di fronte a tanta maestosità.

Ancora una volta abbiamo solo qualche chilometro da percorrere prima di ritrovarci di fronte all’Abbazia di Follina.

Il consiglio è quello di posare la bici e prendersi una pausa; entrare in punta di piedi, fare un bel respiro perché il chiostro che si presenta ai nostri occhi (antecedente alla basilica stessa) è qualcosa di spettacolare.

Perfettamente conservato merita una visita accurata perché ogni sua colonna va osservata ed ammirata.

Non bisogna poi trascurare il fatto che questo itinerario ci fa passare attraverso Vittorio Veneto e Conegliano, due ridenti cittadine del Trevigiano ricche di storia e degne di attenzione.

E oltre a tanta cultura, a tanta storia, distese di vigenti, filari d’uva fin dove lo sguardo si perde.

Certo, a onor del vero, bisogna sottolineare il fatto che non è proprio un percorso per principianti: i molti chilometri di salita lo rendono difficoltoso per chi non ha una buon allenamento.

Altro piccolo neo è la necessità di percorrere qualche tratto di provinciale ecco perché il nostro suggerimento è di approfittare di qualche giornata festiva o pre festiva per poter sfruttare il fatto che c’è un po’ meno traffico.

Scusate il pizzico d’orgoglio finale ma questo è, per davvero, un itinerario “coi fiocchi”.