Ciclovia Alpe Adria: dai monti di Tarvisio al mare di Grado – impressioni

ALPE ADRIA …… dai Monti al Mare …… un’altra emozione …

 

“Penso che un sogno così non ritorni mai più…..”queste parole sono la strofa iniziale di una celeberrima canzone e sono, molto spesso, le parole che ci vengono in mente quando dobbiamo raccontare uno dei nostri itinerari. E’ più di un anno che riportiamo, per voi, le nostre impressioni e le nostre emozioni ed è sempre difficile trovare parole nuove con cui esprimerle.

Questo itinerario è davvero particolare: parte dal confine, da Travisio, cittadina ad 800 mt. di altitudine, equidistante dai confini austriaco e sloveno, immersa nel verde e circondata dai monti, ed arriva a Grado, nota località turistica sulle rive del Mare Adriatico.

Inizia imboccando la Ciclovia Alpe Adria, una pista ciclabile di recente “costruzione” che ha il suo inizio in Austria… Bellissima, completamente asfaltata, attraversa boschi e prati , costeggia paesini e si snoda per la maggior parte lungo il tracciato di una vecchia ferrovia…. La si percorre sino a Caporosso, dove la ciclabile momentaneamente termina in attesa di un su ulteriore “allungamento”.

Da qui, inizia tutto un itinerario che ci propone diversi tipi di terreno: strade secondarie, lunghi pezzi di sterrato, qualche chilometro di statale ed una splendida ippovia, e che attraversa paesi che meritano una sosta e più di uno sguardo frettoloso.

Vogliamo citare Venzone, un bellissimo paese fortificato che non solo evoca secoli di storia, ma porta i segni visibili degli effetti del disastroso terremoto del 1976 e, soprattutto, i segni visibili della ricostruzione e della rinascita.

E da qui, sempre attraverso le splendida campagne friulane, si arriva a Buja dove abbiamo trovato un’ospitalità davvero inusuale.

Da Buja ad Udine si potrebbe tranquillamente arrivare percorrendo sia la strada statale che stradine alternative: noi abbiamo scelto di percorrere la bellissima ippovia che è conosciuta con il nome di IN@NATURA ; un percorso immerso nel verde, davvero molto suggestivo che congiunge Buja ad Udine “sbucando” proprio nel grande Parco del Cormor.

Purtroppo nei 30 km di ippovia non si trovano sempre segnalazioni adeguate ed il rischio di sbagliar strada è concreto: inoltre ci sono un paio di guadi sul torrente Cormor che sono impraticabili in caso di brutto tempo e che obbligano i ciclo turisti ad un improvviso cambio “di rotta”.

Si lascia Udine e ci si avvia “verso il mare” attraversando strade tranquille, paesini ancora degni di questo nome, sino ad arrivare a Palmanova, la bellissima “città stellata” che merita uno sguardo attento. Da Palmanova a Grado il percorso scorre quasi completamente su piste ciclabili; consigliamo a tutti di fermarsi più di un attimo a Strassoldo, di percorrere a piedi il suo borgo, di camminare delicatamente sull’acciottolato tenendo la bici per mano, quasi fosse un bimbo ….

Da qui a Grado sono pochi chilometri, da fare con entusiasmo perché, alle porte della cittadina balneare, ci aspetta lo splendido ponte che attraversa la laguna.

4 Km,. un nastro di terra che taglia l’acqua, un’emozione grande, il profumo salmastro, i gabbiani….. siamo arrivati !!!

Noi abbiamo percorso questo itinerario dividendolo in 3 tappe (in totale sono circa 200 km.) e pensiamo che questa sia la distribuzione migliore per poterlo godere al massimo; certo è che ognuno può decidere di suddividerlo in modo diverso o di percorrerne, perché no, solamente un tratto.

Per amore della sincerità bisogna precisare che non è proprio un itinerario facile: vi sono diverse salite e tratti di strada dissestata per cui è necessario, inoltre, percorrerlo con una bicicletta idonea.