Ciclo itinerario da Modena a Ferrara – impressioni

Dall’ Emilia alla Romagna ….. da una città che viene ricordata più per i personaggi famosi che vi sono nati (E. Ferrari, L. Pavarotti, F. Guccini) e per una tradizione automobilistica internazionale (la fabbrica della Maserati è nella primissima periferia della città) che per la sua storia, ad una città che ha invece fatto proprio della storia la sua caratteristica principale.

Ma la due città sono solamente il punto di partenza ed il punto di arrivo di un percorso affascinante, un percorso che si potrebbe descrivere come “variopinto” se solo fosse trasportabile su tela.

E’ vero che la distanza tra i due capoluoghi è notevole: sono 90 km abbondanti, ma è anche vero che, percorrendoli, ci si trova continuamente di fronte a paesaggi e situazioni incantevoli.

L’itinerario si svolge, per molti chilometri, lungo il percorso di una vecchia ferrovia:la Modena-Mirandola-Finale Emilia ora diventata una bellissima pista ciclabile in via di completamento.

Proprio per questo motivo, alcuni tratti, vengono percorsi su strade secondarie con pochissimo traffico.

Strade secondarie che attraversano una campagna ottocentesca, interrotta solamente da vecchie case di contadini che fanno dei prodotti agricoli il loro mezzo di sostentamento. Frutteti, vigneti (siamo nella zona del lambrusco dop), campi di erba medica, di granoturco, di sorgo; pascoli immensi, prati che sembrano non avere fine, se non il confine che li separa dal cielo. E poi l’incontro con la storia, con i paesi che portano ancora la testimonianza di quello che queste terre sono state, di quello che hanno visto e vissuto: San Felice Sul Panaro con la sua Rocca Estense e Finale Emilia con il suo Castello delle Rocche sembrano paesi d’altri tempi, con le loro vie di ciottoli, con la quiete ed il silenzio, sembrano ancor oggi  paesi costruiti dagli abitanti del contado attorno al castello dei signori.

Ci si aspetta di veder cortigiane che attraversano il piazzale o di sentire lo scalpitio dei cavalli tanto i castelli sono perfetti e curati, quasi se il tempo non li avesse toccati.

E con ancora negli occhi lo splendore dei secoli che furono, si sale sull’argine del Panaro per percorrerlo sino a Bondeno.

Accompagnare un fiume nel suo scorrere è sempre un’esperienza emozionante e l’emozione cresce quando a Bondeno si lascia il Panaro e si prende la Pista Ciclabile della Burana, che prende il nome dal canale omonimo (che per lunghi tratti la accompagna) e che regala al ciclo amatore un lunghissimo arco naturale sotto cui pedalare che porta proprio sino alle porte di Ferrara.

Descrivere in maniera più dettagliata questo itinerario richiederebbe pagine di parole; ecco perché affidiamo molte delle nostre emozioni alle fotografie che vi proponiamo e che speriamo possano trasmettere quello che noi abbiamo provato scattandole.

Il percorso, se pur lungo, è semplice e può essere fatto anche in più tappe.

 

Per chi volesse fare più di una tappa attraverso il territorio dell’Emilia Romagna, questo itinerario può essere abbinato a quello che va da Bologna a Modena, creando così una  piccola ciclo vacanza.

 

 

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